Dai primi vigneti del 1986 impiantati col vecchio sesto 3m x 3m e allevati a pergola avellinese fino agli ultimissimi impianti a sesto stretto 2,5 m x 075 e allevati a controspalliera, l’azienda pedissequamente rincorre l’obiettivo di estrarre dalla terra il massimo della sua complessità. È proprio la terra irpina rigogliosa e ostile di nobili, e non ordinarie origini, bastarda come il popolo che la calpesta, miscuglio di mille essenze e mille razze che la rende così incredibilmente unica.